Nichelatura chimica a contatto con alimenti

Pubblicato il 20/11/2020 da Aldo Bordiga

Macchina del caffè

Il Nichel è un elemento metallico naturale con un aspetto bianco argenteo e brillante. È il 24mo elemento più comune sulla terra e si presenta ampiamente distribuito nelle rocce della crosta e nel nucleo della terra.

Il Nichel è un metallo che sulla superficie terrestre ha diffusione ubiquitaria, lo si trova in tracce un po’ dovunque ed è necessario all’organismo umano per le sue funzioni biologiche. Il Nichel viene assorbito tramite gli alimenti, in particolare i vegetali, che ne contengono in percentuale più o meno elevata a seconda del tipo e della zona di coltivazione.

Come molte altre sostanze, anche per il nichel le autorità hanno definito un limite di sicurezza di assunzione tramite cibi e acqua.

Maggiori informazioni sui rischi dell’assunzione di nichel per via orale possono essere reperiti dall’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Essa ha aggiornato in data 24 settembre 2020 il documento di valutazione del rischio del nichel nei cibi e nell’acqua potabile. Il documento può essere trovato alla seguente pagina, Update of the risk assessment of nickel in food and drinking water .

Normativa MOCA: l’utilizzo dei rivestimenti di nichelatura chimica a contatto con alimenti

L’utilizzo dei materiali a contatto con alimenti è normato dal regolamento MOCA (CE) N. 1935/2004 che all’articolo 3 specifica:

I materiali e gli oggetti, compresi i materiali e gli oggetti attivi e intelligenti, devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione affinché, in condizioni d’impiego normali o prevedibili, essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da: a) costituire un pericolo per la salute umana; b) comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari; o c) comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche.

Parlando nello specifico della nichelatura chimica, essa è utilizzata spesso in alternativa all’acciaio inossidabile su pezzi di macchinari per lavorazione di alimenti, su base in acciaio, alluminio, e ottone.

Le cause per le quali un materiale può rilasciare sostanze a un alimento sono principalmente due:

  • Cessione chimica: trasferimento di sostanza dall’oggetto all’alimento a causa di aggressione chimica del materiale;
  • Usura meccanica: trasferimento di sostanza dall’oggetto all’alimento a causa di fenomeni di usura e asportazione meccanica.

Cessione chimica

Il rivestimento di nichelatura chimica, soprattutto la tipologia alto fosforo Niplate 500, presenta una elevata resistenza chimica a contatto con molte sostanze. Il rivestimento non viene di norma degradato da alimenti secchi, da sostanze oleose o grasse e da soluzioni acquose neutre.

D’altra parte il rivestimento di nichel chimico può trasferire ioni di Ni2+ all’alimento in funzione di varie condizioni, ad esempio:

  • tipo di alimento
  • stato fisico dell’alimento: solido, liquido, oleoso, grasso
  • presenza di sali
  • pH neutro, alcalino o acido
  • temperatura
  • tempo di contatto

Se parliamo ad esempio delle macchine da caffè, un raccordo nichelato non cederà Nichel quanto una caldaia visto che per il raccordo la superficie di contatto è scarsa e il tempo di contatto breve, mentre l’acqua bollente può stazionare giorni nella caldaia e, se questa è nichelata, può avvenire la migrazione del Nichel in quantità non accettabile.

Il Nichel chimico come tutti i metalli in genere, è sensibile alle sostanze acide, e in particolare alle sostanze acide ossidanti anche se la sua capacità di resistere alla corrosione e alla conseguente dissoluzione è superiore alla nichelatura galvanica e a molti altri metalli.

Usura meccanica

Lo strato di nichel chimico ha una durezza molto elevata, da 500 a 1000HV in funzione del trattamento termico effettuato. La sua durezza supera quella degli acciai nitrurati. Per questo motivo ha una elevatissima resistenza all’usura adesiva e abrasiva.

Per quanto riguarda quindi la cessione di sostanza per usura meccanica, i rivestimenti di nichel hanno un ottimo comportamento. L’elevata durezza e resistenza all’usura fanno sì che in moltissime applicazioni la cessione di sostanza all’alimento, secondo questa modalità, sia trascurabile.

Anche in questo caso il progettista della macchina deve comunque valutare le condizioni di lavoro del particolare da rivestire.

Certificazione NSF-51

I nostri rivestimenti di nichel chimico NIPLATE® 500, NIPLATE® 600 e NIPLATE® 500 PTFE sono autorizzati al contatto con alimenti secondo la norma NSF 51. La normativa stabilisce alcuni requisiti minimi di igiene e di protezione degli alimenti per i materiali utilizzati nella costruzione di macchinari per la produzione o trasformazione di alimenti. La conformità a tale normativa non sostituisce la necessità di valutare la conformità legislativa da parte dell’operatore economico che immette il bene sul mercato.

Conclusioni

Vista la molteplicità di variabili in gioco, non è possibile per il trattamentista stabilire a priori la conformità del rivestimento al contatto con alimenti specifici.

Il produttore dell’articolo che viene nichelato o che contiene una parte nichelata deve verificare che la cessione del nichel rientri nei limiti stabiliti dalla normativa del paese di riferimento nel quale viene immesso, eseguendo eventuali prove di migrazione.

Per ulteriori informazioni fare riferimento alla nostra dichiarazione D031 – Dichiarazione per l’uso dei rivestimenti a contatto con alimenti